
La frutta fresca e di stagione ha una serie indiscussa di proprietà benefiche ma non sono da sottovalutare le altrettante qualità della frutta secca. La frutta secca è una fonte inestimabile di energia, di proprietà antiossidanti e di vitamine A, B ed E.
Le nocciole per esempio, sono una ricchissima fonte di vitamina A e apportano bellezza e lucentezza alla pelle e agli occhi;
Le mandorle ricche di fibre e di sali minerali, quali ferro, calcio, zinco e manganese aiutano a combattere la fastidiosa stitichezza, e sono un toccasana in caso di ansia, stanchezza ed insonnia;
I pinoli sono un'ottima fonte di proteine e possono essere l’alternativa a chi mangia poca carne e pesce, ideali se usati per arricchire piatti a base di verdure e pane tostato;
Le arachidi e i fichi secchi sono abbastanza 'energetici' perché ricchi di carboidrati e sono indicati per gli sportivi prima dell'attività fisica o per i bambini nello spuntino di mezza mattina in aggiunta ad un frutto fresco possono rappresentare il degno sostituto di panini e merendine.
I pistacchi sono ricchi di ferro e potassio e fortemente consigliati a soggetti che soffrono di anemia o di ritenzione idrica, e non solo.
Possono avere un' azione cardioprotettiva in soggetti con ipertensione normale ed ipercolesterolemia in quanto sono ricchi di polifenoli .
Per ultimo parliamo delle delle prugne . Un regolare consumo aiuta a mantenere un buon livello di pressione artesiosa e a garantire una buona salute delle ossa perché riduce l'eliminazione del calcio urinario. Grazie all'elevato contenuto in fibra regolano l'intestino, riducono il tempo di transito delle feci e riducono notevolmente il rischio di tumore del colon ed emorroidi.
Anche il consumo di noci può apportare benefici in quanto fonte inestimabile di grassi polinsaturi precursori di omega 3 quindi buoni per prevenire problemi di cuore e malattie cardiovascolari, riducendo il tasso di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. Il loro contenuto in fibra favorisce il transito intestinale e previene il cancro del colon.
Tuttavia, è importante precisare che non tutti possono godere dei benefici della frutta secca.
Soggetti con disturbi renali, soggetti che seguono regimi dietetici ipocalorici e diabetici, dovrebbero ridurre o addirittura evitare il consumo di questa frutta. Così anche chi soffre del morbo di Crohn o di rettocolite ulcerosa che deve ridurre il consumo di fibra.
Consumo:
Si può assumerne 30-35 grammi (noci, nocciole o mandorle) fino a 5 volte a settimana (spuntino ideale da consumare in palestra, in ufficio, a metà mattina o pomeriggio) tenendo presente che circa 100 g di frutta secca apportano pressocché 600 calorie. Ridurre l'assunzione a 20 g per la restante frutta (fichi, uva secca, prugne...). Possono anche essere aggiunte ad insalate e a dolci.
Da evitare il suo consumo dopo i pasti, specie se abbondanti: si apportano molte calorie che mettono in difficoltá l'organismo ( tipico "errore natalizio").
Tutte le info di questo articolo sono frutto di ricerche internet e di approfondimenti personali.
Staff di termeitaliane.